Roberto Sottile - Critico d'arte e curatore

Ciò che vedi, non è quello che osservi. Lo sa bene Angela che nella sua produzione artistica ci accompagna in questo viaggio “fragile” e nello stesso tempo “dominante” in un susseguirsi di equilibri e regole che l’artista scardina e riformula.
Comunicare attraverso la conoscenza del colore e della luce. Informare attraverso la pittura che diventa linguaggio.

Esprimere, far vedere, non più con gli occhi, ma attraverso lo sguardo. Angela ci sollecita con la sua pittura ad utilizzare lo strumento della percezione visiva non più semplicemente per “guardare” ma per “considerare”, cioè riflettere su questi codici pittorici che la sua creatività compone e struttura come un organismo dove ogni elemento ha valore.

Il colore, protagonista di questo ordine, diventa architettura amplificando spazio e profondità dell’opera. L’artista stessa con ogni gesto riporta sulla superficie pittorica non solo l’idea ma la forza che in essa è contenuta rendendoci custodi di quella creatività espressa che resta in equilibrio e proporzione perfetta. Sono immagini che superano il concetto stesso di forma per condividere grazie al colore e alla luce quello spazio nuovo che diventa conquista.
Momento performativo. Poesia.
È un percorso poetico libero dai vincoli della parola e dell’immagine canonica, capace però di assumere quella valenza di “carattere e segno”. Una pittura che diventa attraverso il colore “scrittura”, una fitta trama di strato pittorico e leggere velature che si combinano, si sommano, si sottraggono e dividono, generando sulla superficie dell’opera una dimensione onirica che sconfina in percezioni di profondità che invitano lo spettatore alla riflessione, al coraggio della scelta, alla contaminazione e condivisione concettuale che prende forma e diventa immagine. Segno.
Percorso da intraprendere. Sistema. Le opere di Angela assumono i connotati di documenti, di carte-mappe sulle quali l’artista lascia le proprie impronte creative. Una ricerca complessa che inizia da una forte conoscenza del colore e di tutte le sue gradazioni e sfumature. Anche il nero, considerato un non colore, diventa grazie alla potenza dell’artista un colore capace non solo di assorbire la luce ma di generare un’idea, un confine in cui giungere e nello stesso tempo ripartire.
Una pittura che si irradia anche nelle tonalità più complesse da gestire, che si espandono e propagano sulla superficie erodendo lo spazio vuoto, dando vita ad intrecci infiniti che l’artista ci restituisce con una sintesi perfetta.

Tutta la tensione dell’opera trova rifugio, attimo di quiete nella luce che cammina e pervade l’opera restituendo ai nostri occhi una superficie vissuta, “consumata” dalla pittura stessa, capace di attraversare lo spazio. Una tavolozza cromatica che si riduce all’essenziale dove a farla da padrona sono una serie di colori che attraverso le diverse tonalità ed intensità creano e sviluppano sulla superficie quel racconto che diventa traccia, memoria creativa.

È la percezione l’elemento segreto a cui l’artista affida quella testimonianza che assume il valore di civiltà, cioè la capacità di trasformare l’esigenza di comunicare il proprio pensiero, che prende forma attraverso la materia pittorica, in concetto, spirito, principio immateriale astratto. I lavori di Angela diventano dei rotoli della storia e del tempo della conoscenza dell’uomo, sui quali l’artista segna il suo racconto, incide la propria testimonianza grazie ad una capacità pittorica che amalgama segno e gesto, forza e delicatezza.
Armonia e nello stesso tempo dualità, sono le due anime che vivono, convivono e si inseguono nei lavori dell’artista. L’intesa, il risultato di questa sintesi visiva esplode in una pittura viva; capace di superare il pensiero e l’immagine e prendere forma e struttura, gesto dopo gesto. Segno dopo segno.
Sono scelte coraggiose capaci di attraversare le regole e conquistare la scena. Accordo e mescolanza perfetta, che diventano confine, spazio di movimento in cui il tempo creativo genera collaborazione e sintonia tra la “frequenza” della luce e il “ritmo” del colore che danzano sulla superficie pittorica. Sono opere compiute. Azione e conseguenza. Capaci di raccontare un sentimento, una storia, e nello stesso tempo essere libere; “tavole” di colore e di
materia, pronte ad accogliere la nostra prospettiva e la nostra visuale. Angela non si risparmia, la sua creatività diventa energia che traccia e segna questa narrazione.

Una pittura complessa, dove istinto e pensiero si diluiscono l’uno nella forza dell’altro, diventando un’unica soluzione ed entità, generando un risultato “finito” capace di abbracciare emozioni, impressioni e suggestioni infinitesimali. È la forza della comunicazione dell’arte, che Angela conosce e domina.
Tutto diventa poesia, componimento di forme e strutture che si annullano nella luce ed emergono dal colore.

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